by Simonetta Mariani
Chiedersi cos’è l’arte è come chiedersi cos’è la vita, tanto grande è l’estensione concettuale e pratica delle attività umane che opera sotto la denominazione di attività artistica.
Oggi, in quest’epoca supertecnologica, spiegare cosa sia l’arte è ancora più diffcile.
Allora appare opportuno puntare l’attenzione sul risultato di tali attività, cioè sul prodotto artistico: esso scaturisce dall’attività di un creatore, l’artista, il quale lo sottopone poi al giudizio di fruitori che attribuiscono giudizi di valore a tale prodotto.
Le opere d’arte, quindi, hanno l’importante compito di essere una fonte comunicativa di testimonianza di valori che da temporali divengono eterni.
I prodotti artistici nascono per sopravvivere al loro creatore e in essi si racchiudono valori spirituali eterni, scaturiti dalla esperienza personale dell’artista circa la realtà sociale in cui vive o è vissuto o vivrà.
Tenendo conto che l’arte non riguarda solo la sfera culturale ma convive con ciascuno di noi nel quotidiano ( i nostri vestiti, gli oggetti di cui ci serviamo per le nostre occupazioni…), un qualsiasi tentativo di definizione è quasi impossibile dal momento che sono numerose le scienze umane che hanno per oggetto di studio questa attività ( storia dell’arte, psicologia, sociologia, estetica, antropologia…).
Il prodotto artistico scaturisce da un atto creativo dell’artista, colui che da antico artigiano a genio per antonomasia ha attraversato, nella storia, tutti i ceti sociali. Questo percorso storico ha permesso la nascita di molti “topos” sulla figura del creativo, di colui che possiede quella strana capacità di generare dal niente un “oggetto”, frutto di una sua idea nata in un luogo oscuro e misterioso della sua mente.
Nel paleolitico superiore, l’uomo sviluppa capacità intellettive proprie della sua specie e successivamente, attività artistiche grafico-pittoriche che pare avessero uno scopo comunicativo ed esorcistico.
La nascita dell’arte determina la nascita culturale dell’uomo, a sua volta costruito dalla sua stessa cultura entro un processo dinamico che conduce sino a noi percorrendo un’esperienza di vita antica ma sempre nuova e rinnovabile. ove l’arte si pone come una caratteristica intrinseca universale della specie umana.
Il prodotto artistico nasce da un atto creativo che implica sempre il concetto sovversivo di “creatività”.
La parola creatività include sempre il carattere di imprevedibilità, cioè un processo di pensiero che sfugge totalmente alle leggi deterministiche e influenza il concetto del “bello” moderno: bello è ciò che è spontaneo, originale e genera risposte individuali.
Quando al frutto di questo atto creativo vengono attribuiti anche giudizi di valore esso diventa arte.